giovedì 20 dicembre 2012

Io credo


Io credo in tante cose.
Credo nelle diete.
Credo che lo stile non si veda dai vestiti che uno porta, ma da come li porta.
Credo nella spazzola e nel phon, che spesso lavorano meglio della piastra.
Credo nelle scarpe con il tacco, e nella loro magica capacità di far sembrare più slanciata qualsiasi donna.
Credo nei dolci. Ed è per questo che spesso le mie diete non arrivano a conclusione. Ma ci credo comunque.
E credo nella pizza. Altro tasto dolente.
Credo nello shopping on-line, che più di qualche volta ha salvato la mia vita. E il mio tempo.
Credo nei push-up, ma non ditelo a nessuno.
Credo nei supereroi, e prendetemi pure per un'infantile, ma ho bisogno di sapere che lì fuori ci sia qualcuno sempre pronto a proteggerci.
Credo nelle migliori amiche, quelle che sanno tutto di te e ti amano per questo, quelle pronte ad aiutarti in qualunque momento, quelle a cui voglio un bene dell'anima e che sono irrinunciabili.
Credo nel grande amore. Che ti travolge violentemente e ti cambia la vita.
Credo che per qualcuno, un finale da film esiste davvero. E glielo auguro con tutto il cuore.
E per finire, a voi la più importante delle cose a cui credo. Oggi, 20/12/2012, lo ammetto. Credo che i Maya abbiano sparato un'immensa cazzata.








Giada .xx

venerdì 30 novembre 2012

Let me just love what i love


Questa è una di quelle sere in cui ti senti un po' così, e non ne sai il motivo. Ti senti un po' triste, svuotata, indifferente e soprattutto senza la forza di raggiungere nuovamente la tua pace. E mi ritrovo a scorrere la dash di Tumblr, dove ogni immagine mi porta in un mondo diverso da questo, un mondo tutto mio, dove trovo soltanto le cose che amo.

Come i ragazzi pieni strapieni di tatuaggi. Ebbene si, mi fanno impazzire.


Come i ragazzi senza tatuaggi, ma con degli occhi in cui puoi perderti.

Come le ragazze con i capelli turchini, o rosa pallido, che ad essere sincera mi farei anch'io se solo non vivessi in questo posto.



Come una boyband che si, potrebbe risultare banale, e infantile e tutto quello che volete; ma che nel momento in cui avevo più bisogno di ritrovare il mio sorriso c'era. Con le loro cazzate e le loro canzoni.

Come il video di un paio di gemelli, inglesi pure loro, che cercano di cucinare qualcosa di effettivamente commestibile.


Come un paio di Jeffrey Campbell, che ho deciso mi regalerò a Natale, rigorosamente borchiate.


O come un guardaroba perfettamente ordinato: grucce tutte uguali, vestiti suddivisi per genere e/o colore (ma sicuramente non per “occasione d'uso”, vedi guardaroba perfetto di Carla, che perfetto non è), borse e scarpe in scaffali e scarpiere. Il mio guardaroba ideale e utopico.


A questi pensieri devo aggiungere l'organizzazione della cena-a-buffett-con-seguente-corriera-diretta-in-villa per il mio compleanno.
God save (Mc)Queen.

Giada .xx

sabato 24 novembre 2012

Ambizioni.

Siete mai rimasti stupiti dalle emozioni che una persona riesce a trasmetterci attraverso una fotografia, una canzone, un ballo o, perché no, attraverso una pietanza?
Certe persone hanno un talento praticamente indescrivibile per una determinata cosa, che fortunatamente sarà la loro passione.
A me ad esempio piace scrivere, ma non mi ritengo poi così brava.
Adoro leggere. E divoro libri come fossero Nutella.
Mi piace anche cantare, ma è meglio se non vi trovate nei paraggi, quando sono sotto la doccia.
Sono paziente. Molto paziente. Ringraziate il cielo perché sennò a quest'ora avrei già ammazzato qualcuno.


Tornando al fatto dello scrivere. Mi affascina perché è la mia unica "valvola di sfogo" senza controindicazioni. Il foglio e la penna (o computer e tastiera) non ti daranno mai un giudizio su quali sono magari i tuoi pensieri più profondi. Sono un silenzioso ascoltatore a cui confidare i tuoi amori, le tue paure o anche solo com'è andata la tua giornata. Possono anche aiutarti a risolvere un problema, perché scrivendone puoi vedere le cose con più nitidezza, e magari trovare una soluzione plausibile.
Forse è proprio questo che voglio fare della mia vita. Fare della scrittura un lavoro. Unire l'utile al dilettevole, come si usa dire.



Dopo questo squarcio di me, vi auguro un buon sabato sera ragazzi.

Giada .xx




martedì 6 novembre 2012

I periodi così.



I periodi così, quelli in cui ti dividi in due, poi in tre e ti ritrovi divisa in mille pezzettini di te.

I periodi in cui hai mille e più cose da fare e puoi scommetterci che non riuscirai a farne neppure la metà.

I periodi in cui, si sa, siamo ragazze, siamo nervose con chiunque e per qualunque cosa.

Questo è decisamente uno di quei “rilassanti” periodi. 

Devo fare mille cose e devo farle anche in fretta.

E così, tra “eine der größten Villas von der Riviera” e “the Hyde Park of London is..”, tra bruciature al mento dovute all’amata piastra (che fino a poco tempo fa rovinava solo i capelli e ora rovina anche i menti) per la fretta di correre dalla tua piccola pausa da tutto questo che porta un nome che finisce con la lettera "o", tra l’ansia che inizia ad arrivare perché so che tra poco si piazzerà sulla mia pelle il mio primo tatuaggio (finalmente mi sono decisa) e unghie rovinate da un gel non adatto a me (se qualcuno sa come devo fare per farle rinascere a nuova vita, vi prego, vi scongiuro illuminatemi d’immenso) trovo un piccolissimo momento per scrivere il post che volevo pubblicare da tanto e vi lascio una citazione che, lasciatemelo dire, cade a pennello.

“Ci battiamo contro gli ostacoli per avere riposo, e quando lo abbiamo, il riposo è insopportabile.”
Henry Adams

Caro mio, sappi che al momento ti sopporterei molto volentieri!















Giorgia.

venerdì 2 novembre 2012

Un'ispirazione chiamata Polyvore


Siccome io e la Gio stiamo davvero attente durante le lezioni di economia, tra un conto e l’altro ci siamo infilate in questo nuovo e piccolo mondo virtuale (come se non ce ne fossero già abbastanza, che la media a scuola mi scende ormai) chiamato Polyvore.  Un  angolino dove la creatività sposa la moda, dove improvvisarci piccole redattrici di una pagina fashion. Ispiratore come Pinterest, creativo come Tumblr. Il risultato? Amore a prima vista. (E Spagnolo ancora da studiare).








As Giorgia and I pay a lot of attention during the economic lessons, we discovered this new, little, virtual world called Polyvore.
An idyllic spot where creativity goes well with fashion, where to act as little fashion editors.
Inspiring like Pinterest, creative like Tumlbr. The result?
Love at the first sight. (And Spanish still to study).


Serena

lunedì 29 ottobre 2012

Io, l'India, ed i tatuaggi (di nuovo).


Sarebbe da pazzi fare un viaggio in India per un tatuaggio? Per conoscere gli usi ed i costumi, la religione e la quotidianità di quella gente. Aspettare la fine del viaggio e fare un tatuaggio portandomi dentro la consapevolezza di quello che ho vissuto e che vivró in quei luoghi quasi magici ed il significato stesso di quella particolare frase. Senza contare il ricordo, impresso in modo indelebile sulla mia pelle. Perchè alla fine è per questo che ci si tatua, a mio parere, per non dimenticare, qualcosa o qualcuno.

"Fa che sia il tuo cuore a scegliere la meta, e la ragione a cercare la via." - Cit.

Il mio cuore ha appena scelto l'India.





Would be foolish to make a trip to India for a tattoo? To know the uses and customs, religion and daily life of the people. Wait until the end of the trip and get a tattoo with the knowledge of what I've lived and what I'll live in those places almost magical and the meaning of that particular sentence. And, moreover, there's the memory, imprinted indelibly on my skin. Because in the end that's why people get tattoos, in my opinion, not to forget, something or someone.

"Make your heart choose the destination and your mind find a way." - Cited.

My heart has just chosen India.





Giada .xx

Photo by: Tumblr, WeHeartIt

lunedì 22 ottobre 2012

Shitty Days Playlist.

La settimana scorsa, per me, è stata un po' una shitty week (o semaine de merde, se preferite il francese), quindi ho deciso di proporvi una piccola playlist delle canzoni che hanno contribuito a tirarmi su il morale.

Last week has been kinda shitty, so I decided to share with you a short playlist that help me change my mood.


Edith Piaf - La Vie En Rose
Nicki Minaj - Marilyn Monroe
Nicki Minaj - Fire Burns
Ed Sheeran - The A Team
Kings Of Leon - Use somebody
Coldplay - Fix You
John Mayer - Free Fallin
Cyndi Lauper - True Colors


La playlist per le happy weeks è ancora in lavorazione. Vi auguro una buona settimana.

The happy-day-playlist is still work in progress. I hope this would be a good week for you.

Giada .xx

martedì 16 ottobre 2012

Pigiama party e nuovi tattoo.

Premettendo che dovrei essere completamente immersa in un libro di storia e non qui davanti al computer, mi cimenterò in questo post, perché stamattina mi sento particolarmente ispirata.

Fa bene a tutti un po' d'aria fresca e d una passeggiata di prima mattina. Aiuta pure a riordinare le idee, e questo è il risultato:

- Mi sono ricordata che ho bisogno di uno spunto per un DIY che mi aiuti a tenere ordine tra i miei trucchi, prima che cominci a perdere anche quelli, e prima che ne arrivino di nuovi, perché ormai non so più dove metterli. Vi prego vi prego datemi qualche idea.


- Indecisa su quale giacca di Mango comprare, mi sono buttata su un nuovo cappello. Da uomo.


- L'ottico mi ha detto che le lenti bianche su iride e pupilla non le fanno più, quindi ad Halloween andrò in giro con un bel paio di occhi marroni. O farò un salto dalla concorrenza. I'm sorry.


- Sto cercando un bravo disegnatore, che possa farmi uno schizzo di quello che sarà il mio prossimo tatuaggio. Voglio un cameo, con cornice stile vittoriano, dove la ragazza abbia gli occhi completamente neri ed un sorriso da far accapponare la pelle anche al tatuatore. Grazie.


- Penso che organizzerò un pigiama party, prossimamente. Per passare una serata tra amiche ed inaugurare ufficialmente casa. Ci faremo i capelli, ci metteremo lo smalto alle unghie e guardaremo un dvd sedute sul tappeto con il cartone della pizza sulle ginocchia. Se non fosse ancora al cinema, Magic Mike sarebbe il film ideale!


- Valuto un possibile corso intensivo di 6 mesi all'EF International Language Center of Miami Beach. Se riuscirò a studiare lì, poi potrò conquistare il mondo!



A voi, un buon martedì.

Giada .xx

Photo by: Tumblr, We Heart It

venerdì 12 ottobre 2012

Respiro profondo.



"Il dolore ti colpisce in tutte le sue forme: una fitta leggera, un po’ di amarezza, un dolore che va e viene, la normale sofferenza con cui conviviamo tutti i giorni. Poi c’è un tipo di sofferenza che non riesci ad ignorare. Una sofferenza così grande che cancella tutti gli altri pensieri, che fa scomparire il resto del mondo. E a un certo punto non riusciamo a pensare ad altro che alla nostra grande sofferenza. Come affrontiamo il dolore dipende da noi. Il dolore: ci anestetizziamo, lo accettiamo, lo elaboriamo, lo ignoriamo. E per alcuni di noi il miglior modo per affrontarlo è conviverci. [...] Il dolore... devi aspettare che se ne vada, sperare che scompaia da solo, sperare che la ferita che l'ha causato guarisca. Non ci sono soluzioni né risposte facili. Bisogna fare un respiro profondo e aspettare che il dolore si nasconda da qualche parte. La maggior parte delle volte il dolore può essere sopportato, ma a volte il dolore ti afferra: quando meno te lo aspetti ti colpisce sotto la cintura e non ti lascia in pace. Il dolore... devi solo conviverci, perché la verità è che non puoi evitarlo e la vita te ne porta sempre dell'altro."

Grey's Anatomy a volte risulta illuminante. 

Ci sono giorni nell'arco di una vita in cui piuttosto che vedere il sole sorgere, preferiresti vedere il diluvio universale in diretta dalla tua finestra.
Ci sono giorni in cui non sai come comportarti perché stai male, stai male da morire e sai che ribellandoti a quel dolore ne soffriresti ancora di più.
Giorni in cui le persone a te più care, quelle che ci sono sempre state e a cui sai di dover tutto, ti feriscono. Ti lasciano una di quelle ferite che pensi non si cicatrizzeranno mai. E ci pensi ogni giorno, ogni ora e ogni minuto.

Diventa una specie di ossessione, scherzi, ridi, e quando meno te lo aspetti il pensiero ritorna, sempre lì, fisso. Se ci pensi troppo cominci a non parlare e a non ascoltare, a vedere la tua vita come se non fossi tu stesso a viverla ma un individuo completamente differente da te. Più ci pensi e più stai male, ti logora, ti rovina.  


Quindi un respiro profondo e sperare in bene? Ci proverò.


Giorgia.














Photo by: Tumblr